Marketing Turistico: distinguere tra "Individui" e "Persone" è fondamentale

Nel marketing turistico, scegliere le parole giuste non solo fa la differenza, ma crea valore per chi opera nel settore, favorendo pratiche rispettose e strategie vincenti.

 

In una recente lezione sui fondamenti di marketing presso l'Università di Cagliari, il professor Giuseppe Argiolas ha posto un interrogativo interessante:

Perché nella definizione di marketing socialmente orientato si utilizza il termine persone anziché individuo?

 

Sebbene la distinzione possa sembrare sottile, comprenderne le implicazioni è cruciale per chi si occupa di strategie di comunicazione nel settore turistico.

L'individuo come unità base del turismo

Il punto di partenza è riconoscere che le persone sono costituite da singoli individui, ognuno con esigenze, preferenze e motivazioni uniche che lo spingono a viaggiare. Tuttavia, definire l'individuo nel contesto turistico richiede una prospettiva più ampia.

L'individuo non è solo il viaggiatore, ma anche l'host che offre ospitalità, il cameriere che serve la colazione, il residente della località turistica e ogni altro attore che interagisce, direttamente o indirettamente, con gli altri individui coinvolti nell'esperienza turistica.

Questa visione olistica dell'individuo è fondamentale per comprendere appieno la complessità delle dinamiche turistiche.

Ogni singolo attore, infatti, contribuisce a plasmare l'esperienza complessiva, influenzando la percezione e il comportamento degli altri individui con cui entra in contatto. Ignorare queste interconnessioni significa trascurare elementi chiave che determinano il successo o il fallimento di una strategia di marketing turistico.

La dimensione relazionale delle persone

Ciò che distingue il concetto di persona da quello di individuo è proprio la dimensione relazionale.

Le persone sono tali in quanto inserite in una rete di rapporti e interazioni sociali che ne definiscono l'identità e il ruolo all'interno di un contesto specifico.

Nel caso del turismo, queste relazioni possono essere molteplici e variegate, spaziando dai rapporti tra viaggiatori e host alle interazioni con la comunità locale, fino alle connessioni con altri attori della filiera turistica.

Comprendere la natura relazionale delle persone è fondamentale per sviluppare un approccio al turismo responsabile e sostenibile.

La responsabilità, infatti, non può essere attribuita genericamente a un'entità astratta come "le persone", ma fa capo a ogni singolo individuo che, attraverso le proprie azioni e interazioni, contribuisce a determinare l'impatto complessivo dell'attività turistica su un territorio e una comunità.

L'ecosistema relazionale dell'individuo

Inquadrare l'individuo nel suo ecosistema relazionale permette di identificare connessioni e leve per un coinvolgimento attivo, presupposto essenziale per promuovere una cultura della responsabilità e della sostenibilità nel turismo.

Ogni interazione, infatti, rappresenta un'opportunità per sensibilizzare, educare e ispirare un cambiamento positivo nelle pratiche e nei comportamenti individuali.

Questo approccio richiede una comunicazione mirata e differenziata, capace di parlare a ciascun individuo tenendo conto del suo ruolo, delle sue motivazioni e delle sue specifiche esigenze. Solo così è possibile innescare un circolo virtuoso di coinvolgimento e partecipazione, in cui ogni attore si sente parte attiva e responsabile nella creazione di un'esperienza turistica più autentica e sostenibile.

Per farla in breve

Distinguere tra individuo e persone è un presupposto fondamentale per sviluppare una comunicazione turistica efficace e responsabile.

Una strategia di marketing che voglia promuovere un turismo sostenibile deve saper integrare due prospettive:

  1. Da un lato, occorre riconoscere l'unicità di ogni individuo, cogliendone bisogni, desideri e motivazioni profondi, per stabilire relazioni di valore e personalizzate.
  2. Dall'altro lato, è necessario considerare l'individuo come parte di un ecosistema relazionale più ampio, in cui le interazioni con gli altri attori plasmano percezioni, comportamenti e impatti complessivi.

Solo bilanciando queste due dimensioni è possibile creare strategie rilevanti, inclusive e partecipative, capaci di coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder dell'ecosistema turistico e di promuovere un cambiamento positivo verso modelli di turismo più sostenibili e responsabili.

In un contesto in cui la sostenibilità diventa sempre più centrale nel dibattito pubblico e nelle scelte dei consumatori, abbracciare questa visione olistica dell'individuo e delle sue relazioni rappresenta una sfida cruciale per il futuro del marketing turistico. Le destinazioni e le imprese che sapranno adattare la propria comunicazione a questa nuova consapevolezza potranno non solo distinguersi sul mercato, ma anche contribuire attivamente a plasmare un futuro migliore per il turismo e per le comunità che lo ospitano.

 

@Articolo di Valentino Cocco

Approfondimento:

Se il tema delle relazioni tra individui e il loro impatto sull'esperienza turistica ti ha incuriosito, approfondisco questi concetti nel mio libro "Il ricatto del turismo autentico". Nel volume esploro come la visione dell'individuo isolato, separato dal suo ecosistema di relazioni, possa paradossalmente compromettere la qualità dell'esperienza turistica per tutti gli attori coinvolti. Analizzo come le interazioni tra viaggiatori, host e comunità locali plasmino non solo le singole esperienze, ma l'intero tessuto sociale delle destinazioni turistiche.

Il libro offre strumenti pratici per sviluppare un approccio al turismo che valorizzi la dimensione relazionale, proponendo soluzioni concrete per creare connessioni significative tra tutti gli individui che compongono l'ecosistema turistico. Troverai spunti preziosi per operatori turistici, amministratori e viaggiatori che desiderano andare oltre la visione individualistica del turismo, verso un modello basato su relazioni autentiche e sostenibili.

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